Un bacio, oggi, è un atto rivoluzionario. In un’epoca in cui facciamo l’amore con la mente prima che con il corpo, dove il contatto non è più scontato, baciare può essere un atto sacro, trasformativo, psicomagico.
Ora la vera domanda non è “si può cambiare per amore?” Quella che secondo me invece è una questione interessante è “si può cambiare con l'amore?”
Non c’è colpa, care lettrici, nel volersi sentire accolte. Leggete queste righe con la consapevolezza che vogliono essere dolci e inclusive. Vorrei dare un senso di accoglienza e sorellanza a chi vuole uscire dalla convinzione di essere sbagliata.
Non avere autostima ci rende aggressivi o peggio ancora trasparenti. Un mondo di persone con una buona autostima sarebbe fatto di tante conversazioni stimolanti e divertenti.
Siamo sempre state obbligate a scegliere, condizionate dalla linea netta che divide i due stereotipi: principesse o guerriere.
L’amore è una condizione complessa e multidimensionale che può essere passionale, tormentato, gioioso e talvolta doloroso: una contraddizione di sfumature che caratterizzano le relazioni umane. Sono d’accordo con Michela Murgia: “In amore vince chi resta”.
Le flapper erano donne viste come simboli di libertà e modernità, ma dalla maggior parte considerate "flippanti", "irresponsabili" e "immorali".
In quel magico bagno, quell’odiosa ruga, quel brufolo, lo smalto sbagliato da ridare, il libro della cacca, la musica per la doccia, sono una salvezza. Dovremmo riuscire a prenderci i “cazzi nostri” anche fuori da quel bagno lo so, ma siamo fatte così! Macchine da guerra programmate per amare!
Il diverso è un bene comune che, in grande o in piccolo, ha sempre rivoluzionato il sistema e il mondo.
La paura ci ha privato del coraggio di essere noi stessi, di vivere in modo autentico. Dovremmo capire che il lieto fine non è banale, ma rappresenta un segno di speranza e possibilità.